David Pacifici, esperto di SEO e motori di ricerca, che ci spiegherà l’ultimo aggiornamento dell’algoritmo di Google.

David Pacifici: L’ultimo aggiornamento di Google è il cosiddetto Helpful Content Update. L’obiettivo principale di questo aggiornamento è mettere al centro dell’attenzione i contenuti utili per gli utenti. Google vuole assicurarsi che i risultati di ricerca siano il più possibile pertinenti e di alta qualità.

Interessante! E cosa intende Google con “contenuti utili”?

David Pacifici: Con “contenuti utili” Google si riferisce a testi, articoli, pagine o qualsiasi forma di informazione che risponda esattamente alle esigenze e alle domande degli utenti. Quindi, non basta solo scrivere per ottenere traffico o riempire il sito con parole chiave. Google valuta quanto un contenuto soddisfi le aspettative di chi cerca, cercando di escludere quei siti che pubblicano contenuti scritti principalmente per il SEO, senza offrire vero valore.

Quindi questo aggiornamento può influenzare i siti che hanno contenuti troppo ottimizzati per la SEO?

David Pacifici: Esattamente. Se il tuo sito pubblica contenuti scritti principalmente per scalare le posizioni nei motori di ricerca, e non per aiutare davvero gli utenti, potresti vedere un calo nelle posizioni. Google sta cercando di capire se i contenuti sono creati per persone reali o solo per i bot. Se un contenuto è troppo artificiale o ottimizzato, senza offrire risposte concrete, sarà penalizzato.

C’è un modo per sapere se il proprio sito è stato colpito da questo aggiornamento?

David Pacifici: Sì, se noti un calo significativo nel traffico organico o una diminuzione delle conversioni senza altri motivi evidenti, è possibile che il tuo sito sia stato colpito dal Helpful Content Update. In questo caso, la soluzione è rivedere i contenuti e assicurarsi che siano davvero utili, pertinenti e ben fatti. La qualità vince sempre!

Cosa consiglieresti a chi teme che il proprio sito possa essere penalizzato?

David Pacifici: La mia prima raccomandazione è di rivedere i contenuti. Chiediti: “Sto rispondendo a una domanda reale? Sto offrendo informazioni uniche e utili?” Se la risposta è no, allora è il momento di rielaborare i testi. Inoltre, evita la sovra-ottimizzazione con troppe parole chiave o formati artificiosi. Concentrati sempre sull’utente finale.